4 Ottobre 2018
Categoria:
News
Ciao, sono Michele e voglio fare una premessa….
Sin da piccolo ho sempre avuto una forte curiosità per il tiro con l’arco.
La chiamo curiosità perché, nonostante io fossi ingegnoso nel costruirmi arco e frecce e nonostante passassi le ore con l’arco in mano, simulando le gesta del mio mito leggendario (Robin Hood), acquistando nel corso degli anni ogni libro che parlasse di lui, non ho mai purtroppo approfondito in maniera appropriata questa disciplina, semplicemente perché crescendo ho praticato altri sport, pur però custodendo questa passione dentro di me.
Qualche anno fa, a causa di un grave infortunio, ho dovuto abbandonare gli sport che praticavo, trovandomi spiazzato. Un giorno, sistemando la cantina di casa, ho ritrovato un vecchio Arco di legno che feci da bambino e così si riaccese in me una fiamma che in realtà non si era mai spenta.
Da quel momento iniziai a leggere libri, a guardare video ed acquistai finalmente un “arco scuola”, il tutto però sempre da autodidatta, col semplice obiettivo di ritrovare serenità e benessere psicofisico.
Il primo passo fu quello di recarmi in una armeria vicino a casa e così mi procurarono il primo arco.
L’armeria, però, non è il posto più adatto per chi non sa cosa acquistare ed è alle prime armi, anche perché almeno per quanto mi riguarda, ho trovato gente non preparata ma comunque disponibile ad ogni mia richiesta.
Così incominciai a scoccare le prime frecce, copiando i movimenti dei più forti arceri al mondo, cogliendo dai video ogni input importante e copiandone la postura e la tecnica.
L’importante per me era divertirsi, ma poi incominciai a sentire il bisogno di saperne di più e così, cercando in internet un’arceria dalle mie parti, arrivai a conoscere Mario Marin e la figlia Alessandra e lì mi si aprì un mondo fatto di passione e gentilezza, onestà e fiducia.
Così, da autodidatta, finalmente avevo attorno a me persone con cui parlare e così togliermi curiosità e dubbi, solidificando un rapporto che andava ben oltre l’essere un semplice cliente.
Mario che è un ex campione, un giorno se ne esce con una delle sue “perle di saggezza” e mi invita a fare parte della sua società di arcieri. Io, pur essendo titubante in quanto autodidatta e ignorante in materia, non ci pensai più di tanto ed accettai!
Da quel giorno ormai è passato qualche anno e in questo piccolo angolo di paradiso( Arcieria Marin) ho trovato delle splendide persone, ho conosciuto altri ragazzi che, come me, sono rapiti da questo sport. Ho condiviso con alcuni di loro passioni e dolori e tutt’ora condividiamo i difetti, per migliorarci in questa disciplina, seguiti da maestri di grande umiltà e professionalità come Cristiano e Mario.
Spesso mi domandano dove acquisto l’attrezzatura per il mio Arco, io rispondo sempre che non ho un negozio dove vado ad acquistare, bensì una casa, anzi, una famiglia, perché questo è quello che si percepisce frequentando queste persone ed è ciò che le rende uniche in confronto ad altri posti.
Con Mario e Ale ho confermato una passione, coltivandone giorno per giorno la giusta dose di sudore ed allenamento per migliorare, ma soprattutto con tutti loro e mi riferisco alla Società Arcieri Balestrieri di Spinea, da Cristiano a Nicola ed a tutti i ragazzi che ne fanno parte. In questo luogo ho trovato una seconda famiglia che da un valore aggiunto a questo sport.
Il mio obiettivo non è quello di diventare un campione, perché forse oramai la mia età non me lo permetterebbe, a prescindere questo non mi interessa. Essere migliore di qualcun’altro non è mai stata una priorità per me, neppure negli sport che ho praticato in passato.
Ho sempre cercato il mio rivale in casa, cioè me stesso. Cerco sempre in ogni cosa di superarmi e di migliorare, di conoscere i mie limiti per poi provare a superarli e se proprio vogliamo cercare un obiettivo da raggiungere, è quello di diventare istruttore di primo livello, per trasmettere questa passione e questo senso di unione e familiarità ai ragazzini, dedicando a loro quello che sarò in grado di trasmettere per quanto riguarda la conoscenza sul tiro con l’arco, senza mai, in primis, smettere d’imparare dagli altri. In questo consiste per me lo sport del tiro con l’arco.